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Il Museo Biddas

Biddas, il museo dei villaggi abbandonati della Sardegna ha vinto il premio nazionale Riccardo Francovich come “migliore esempio in Italia di presentazione e divulgazione del patrimonio archeologico di età medievale”.

È il primo museo in Italia dedicato al tema dello spopolamento e abbandono dei centri abitati.

Biddas allestito all’interno del Palazzo Baronale di Sorso, illustra il caso sardo con un percorso a ritroso nel tempo, dai nostri giorni fino al villaggio medievale di Geridu, a cui è dedicata un’intera sala del museo.

Il museo Biddas è un luogo dove la realtà dello spopolamento è ricreata attraverso l’intreccio della Sociologia, Antropologia e Archeologia, in un articolaro ambiente che coinvolge il visitatore con avvolgenti suggestioni di suoni, ricostruzioni e il contatto di materiali autentici.

Il pane tipico

La Sardegna vanta un’ampia scelta di pani tipici che spaziano dal più noto carasau alle spianate sino a pani di patate e pagnotte. Il Comune di Sorso nel 2011 ha certificato ben 4 prodotti tipici con la DE.CO. (Certificazione Denominazione Comunale) testimoniando l’appartenenza ai loro prodotti tipici: vi sono due tipologie di pane: ” lu tondu” e il “biscottu ipparraddu” e due di dolci : li “Cozzuli” e i li “Birighitti”.
Lu tondu
Di forma rotondeggiamente, Lu tondu è una pagnotta con sporgenze laterali o nella parte superiore dette “cuggoni”. La preparazione richiede diverse ore e una lavorazione a mano in grado di conferire morbidezza e gusto.

I dolci tipici

I dolci tradizionali sardi non sono da portata né al cucchiaio, ma da vassoio. Parte integrante dei pasti, non possono mancare a conclusione di pranzi e cene all’insegna della tradizione, e non c’è ristorante che si rispetti che non li serva in tavola a fine pasto accompagnati da un liquore locale. Esiste una varietà enorme di dolcetti; ogni territorio dell’isola ha i suoi caratteristici, e in ogni zona vengono attribuiti loro nomi differenti. Per realizzare questi dolci occorrono prodotti che per taluni posso risultare “nuovi”, ma riflettendoci bene tali potrebbero apparire solo perchè estromessi in tempo nemmeno tanto remoti da frigoriferi e dispense.
Saba, ricotta, mandorle e miele, bastano pochi ingredienti e già ci si riapropria di fraganze, sapori e profumi della magica isola.

Il Comune di Sorso nel 2011 ha certificato “Cozzuli” e i li “Birighitti” con la DE.CO.

Villaggio medioevale di Geridu

Del villaggio se ne ha notizia a partire dal XII secolo in alcune fonti scritte liguri e toscane, sino ad arrivare ai documenti aragonesi redatti tra la metà del XIV e la metà del XVII secolo.
Il villaggio di Geridu amministrativamente inserito nella Curatoria di Romangia, insieme ai paesi di Sorso, Sennori, Gennor, Taniga e Uruspe, iniziò a subire il fenomeno dell’emigrazioni a partire dalla seconda metà del XIV secolo, e sino alla sua completa estinzione nei primi decenni del XVI secolo, quasi certamente causato da una forte pressione fiscale da parte di Sassari e degli Aragonesi, oltre che dalle pestilenze e dalle guerriglie. Per approfondire si consiglia la visita al Museo Archeologico “G.A.Sanna” di Sassari – Sezione Medievale – ed al Museo Tematico “Biddas” presso il Palazzo Baronale a Sorso.

Villa romana di Santa Filitica

L’inizio delle indagini archeologiche risale al 1980. Dal 1982 al 1989 si sono susseguite brevi campagne di scavo a cadenza annuale. Il complesso romano-imperiale e costituito da terme, i cui ambienti sono tutti riccamente decorati da mosaici pavimentali policromi sono esposti presso la Mostra archeologica permanente nel Palazzo Baronale di Sorso ora museo Biddas. L’area archeologica di Santa Filitica dopo un breve periodo di decadimento, a causa dell’abbandono da parte dei suoi abitanti, fu interessata da un nuovo insediamento formato da abitazioni in muratura a secco, disposte intorno alla villa romana , utilizzata come luogo di sepoltura. Le ricerche sono riprese nel 1997…

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