La storia della Madonna di Noli Me Tollere

 madonna

“Fermati o passeggero

E il capo inchina,

saluta del ciel

la gran Regina,

 

a Maria Noli Me Tollere”

 

 

Si narra che….

…. nel lontano 1208 nei pressi della marina di Sorso, ad un pover uomo, muto dalla nascita, apparve la Madonna mentre cercava della legna per vivere.

Era una giornata primaverile, il 26 Maggio, quando l’uomo fu abbagliato dalla luce emanata dalla candida bellezza della Vergine che gli chiese di portare un Suo messaggio ai sacerdoti e ai compaesani: “Venite a prendermi!

Voleva stare con loro e proteggerli.

L’uomo pensava di non essere in grado di esaudire il desiderio della Vergine e di non poter riferire ciò che gli era stato chiesto, per la sua difficoltà nell’esprimersi, ma la Santissima lo esortò dicendogli: “Ti farai capire”.

Arrivato in paese, il muto si recò dal parroco e dagli uomini delle autorità e provò con i gesti a farsi capire; la gente accorreva per la novità dell’accaduto e nello stesso tempo l’uomo cominciò a parlare. La meraviglia nel sentire l’uomo parlare fu tale che si pensò al miracolo! Ciò confermava quello che egli stesso stava raccontando con le sue parole.

Il saggio sacerdote, dopo averlo ascoltato, radunò il popolo di fedeli per andare a prendere Lei che li avrebbe salvati dall’invasione dei cristiani cattivi e dei saraceni, esortandoli alla riconoscenza e alla speranza. I sorsensi si avviarono in pellegrinaggio verso il luogo in cui, all’uomo risanato, apparve la Madonna. In riva al mare trovarono una statua della Beata Vergine che, con riverenza e immensa gratitudine per la grazia ricevuta, portarono nella Chiesa parrocchiale di San Pantaleo. Gli animi erano colmi di gioia: “Sorso è Benedetta!” “Sorso sarà preservata dai mali!

Ma il giorno seguente la statua non c’era più. La notizia della scomparsa si divulgò velocemente in tutto il paese. La disperazione si diffuse tra gli abitanti, già nostalgici per la gioia del giorno precedente e disperati per la sventura. Si pensò che la statua fosse stata rubata, fu cercata dagli uomini a cavallo, vennero battute tutte le vie, le campagne e i paesi vicini, fu una giornata di pianto e durante la notte tutti pregarono affinché la statua venisse trovata.

Il 28 Maggio, di Sabato, un uomo che si recò nei campi nella parte bassa del paese in cerca dei suoi buoi, vide la statua della Madonna con il Bambino su un albero di ulivo. Corse subito in paese per dare la notizia, la gente sobbalzò per la forte emozione e le lacrime di dolore divennero lacrime di gioia. La statua fu portata in processione dai devoti, per la seconda volta, nella Chiesa di San Pantaleo.

Ma nuovamente, il giorno appresso, la statua era sparita. Tutti tornarono nel luogo dove era stata trovata la volta precedente, era là, sullo stesso albero. Sotto i suoi piedi c’era una pietra di marmo con su inciso: Noli Me Tollere, “Non toglietemi da qui”. Molti non compresero le parole del messaggio ma tutti capirono che quel sito era stato scelto per volontà di Dio e della Sua Madre Santissima, come la Sua sede.

Il sacerdote insieme con i fedeli fecero subito il voto di costruire lì un Santuario, la Statua rimase in parrocchia finché non venne costruita la Chiesa campestre.

Il 4 Giugno, di Domenica, si riunirono insieme i laici e gli ecclesiastici e dopo un sopralluogo, fu tracciata una croce sul terreno nel punto del ritrovamento.

La Chiesa fu eretta in meno di un anno, grazie all’incessante lavoro dei fedeli iniziato subito dopo la promessa. L’altare maggiore fu costruito dove era piantato l’albero su cui fu ritrovata la statua che, una volta terminati i lavori, venne trasferita nella nuova Casa di Dio e i sorsensi poterono iniziare a celebrare solenni feste in Suo onore.

Il popolo di Sorso fedele nei secoli alla Madonna di Noli Me Tollere, racconta dei tanti miracoli avvenuti grazie alla Beata Vergine, dalla liberazione degli invasori alla conservazione del paese che in quell’epoca, nonostante fosse situato vicino al mare, non fu oggetto di attacchi nemici.

Inizialmente la facciata della Chiesa campestre era rivolta verso il mare ma in tempi più recenti fu abbattuta per edificarne una nuova con la Madonna rivolta verso il paese.

 

All’interno del percorso che dalla via Tirso si estende sino alla piazza del santuario di Noli Me Tollere possiamo trovare le cinque stazioni votive, le stesse sono omaggiate dai pellegrini che ogni giorno si recano alla chiesa campestre, specialmente nel periodo di maggio

 

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