Musica sulle Bocche Jazz Festival

Musica sulle Bocche Jazz Festival nasce da un’idea di Enzo Favata, musicista algherese di grande sensibilità il quale, travalicando i limiti strettamente generici della musica, crea una manifestazione con sede a Santa Teresa di Gallura, dove il jazz è solo in parte protagonista, aprendo spazi per tutti i generi musicali. Caratteristica dell’evento gli emozionanti concerti all’alba che si svolgono su spiagge o prati affacciati sul mare, chiese campestri e deliziosi scorci del centro storico.

Nel corso degli anni si sono succeduti musicisti di grande spessore artistico quali Egberto Gismonti, Enrico Rava e Sergio Cammariere ma anche sconosciuti, che successivamente hanno dimostrato di essere musicisti con la M maiuscola, tra i tanti il pianista Stefano Bollani.     

Cambia la location ma non cambia l’anima di Musica sulle Bocche International Jazz Festival, giunto alla sua 19^ edizione. Enzo Favata, direttore artistico della manifestazione, ha fatto fare rotta verso Castelsardo a musicisti di alto livello impegnati complessivamente in 13 concerti nelle quattro giornate di kermesse. Suggestivi come sempre i concerti all’alba, itinerante quello del Coro a Cuncordu di Castelsardo, mentre la raffinata pianista islandese Sunna Gunnlaugs ha deliziato il pubblico adagiato sul prato degli Spalti Manganella. Molto atteso il concerto di Antonio Faraò Quartet che ha visto la partecipazione straordinaria del sassofonista statunitense Dave Liebman, vera leggenda del jazz che in passato ha suonato con mostri sacri del calibro di Miles Davis. Apprezzati da un pubblico competente e partecipativo i concerti dello spagnolo Antonio Lizana Trio e del gruppo brasiliano 3G Trio. L’Italia è stata ben rappresentata da Francesco Piu, al quale è stato affidato il compito di aprire il Festival, oltre che da Piero Bittolo Bon Quintet e da Rosa Brunello Y Los Fermentos. Due i concerti del mattino, entrambi di validissimi clarinettisti quali Sauro Berti e Marco Colonna. Questa edizione è stata arricchita, inoltre, dalla partecipazione dei giovani aderenti al progetto “Jain” (Jazz and Interculturalism), provenienti da Serbia, Albania e Italia. I ragazzi, accompagnati dai loro maestri, hanno dato vita ad una jam session che ha visto contemporaneamente sul palco 30 affiatati elementi. Fuori dai canoni i finlandesi del F# Trio protagonisti, che con un mix di strumenti tradizionali ed elettronici ha riscosso grande successo di pubblico. Da buon padrone di casa non poteva essere che lo stesso Favata a chiudere la rassegna con il suo Crossing Quartet composto da Pasquale Mirra al vibrafono, Rosa Brunello al basso elettrico e UT Gandhi alla batteria, deliziando il pubblico accorso numerosissimo alla terrazza della sala XI.

La prima volta nel vecchio borgo di Castelsardo si è conclusa con grande soddisfazione sia del pubblico che degli organizzatori.

Appuntamento al prossimo anno per l’edizione numero 20.

 

Autore e photografy by Gianfranco Fine

 

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